Gli elicotteri militari continuano a precipitare, sempre per cause meccaniche, motivi inspiegabili o incidenti. Non vengono mai abbattuti in zona di guerra, non si pone mai il problema se sia necessario che i voli di addestramento avvengano vicino a zone abitate

giovedì 26 maggio 2005

Precipita elicottero nel comasco, 5 morti

Un elicottero dell'Aeronautica militare è precipitato, per cause ancora da chiarire, nel primo pomeriggio di martedì sul versante nord-est del monte Palanzone fra i territori dei Comuni di Caglio e Sormano, a circa mille metri di quota. L'incidente ha provocato cinque morti: il capitano Fabio Avella, il sottotenente Luca Grana, il primo maresciallo Alfonso Castronuovo, il sottotenente Mario Di Carluccio, e l'aviere scelto Angelo De Lucia. Sul posto si sono immediatamente recate le squadre del Soccorso alpino, dei Vigili del fuoco e i Carabinieri. La zona è raggiungibile soltanto attraverso strade forestali, percorribili da fuoristrada, tanto che i primi soccorsi sono stati portati dagli elicotteri del 118 di Como e dell'ospedale Niguarda di Milano.

In tutto, sull'elicottero caduto sulla montagna comasca - un Ab-212 della squadriglia Sar (Ricerca e soccorso) di Milano Linate - al momento del decollo c'erano sei militari. Uno di loro, il maresciallo Donato Barletta, era stato fatto scendere sul monte Palanzone prima dell'incidente. Questo gli ha consentito di potersi salvare. L'elicottero ha proseguito il suo volo di addestramento, per poi tornare a recuperare l'uomo lasciato a terra. Sarebbe stato durante la manovra di avvicinamento che è avvenuto l'incidente. La zona dove è avvenuto l'incidente, è la stessa dove il 15 ottobre 1987 precipitò un aereo Atr-42 partito da Milano con destinazione Colonia (Germania) e morirono 34 passeggeri e 3 membri dell'equipaggio.

fonte:

Nessun commento: