BAGHDAD - Giornata pesantissima per le forze americane in Iraq con un bilancio di 21 caduti. Un elicottero militare Usa è precipitato nel pomeriggio a nord-est di Baghdad, nella provincia di Diyala: nessun sopravvissuto fra i 13 militari che erano a bordo. Cinque soldati statunitensi sono stati uccisi nell'assalto al governatorato di Kerbala e altri tre in attacchi avvenuti in varie zone del Paese.
Il comunicato ufficiale sull'elicottero precipitato non specifica né il luogo in cui è avvenuto lo schianto né il tipo di velivolo. Ma soprattutto non chiarisce se si sia trattato di un incidente o se il velivolo sia stato abbattuto.
Nei quattro anni trascorsi dall'invasione, in Iraq sono precipitati decine di elicotteri, alcuni dei quali sono stati abbattuti dai guerriglieri. E la zona in cui si è schiantato l'ultimo, quella a nord-est di Bagdad, è stata teatro di violenti combattimenti fra le truppe americane e i ribelli.
La violenza in Iraq non si ferma. Nella città santa sciita di Kerbala è stata attaccata da un commando la sede del governatorato, che qualche ora prima era stata bersagliata a colpi di mortaio. Gli assalitori erano arrivati a bordo di quattro veicoli fuoristrada proprio mentre migliaia di persone si affollavano per l'inizio del rito dell'Ashura, che dura dieci giorni. Le truppe americane di guardia all'edificio hanno immediatamente risposto: ne è così scaturita una furiosa sparatoria nella quale hanno perso la vita cinque militari Usa.
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Gli elicotteri militari continuano a precipitare, sempre per cause meccaniche, motivi inspiegabili o incidenti. Non vengono mai abbattuti in zona di guerra, non si pone mai il problema se sia necessario che i voli di addestramento avvengano vicino a zone abitate
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