Gli elicotteri militari continuano a precipitare, sempre per cause meccaniche, motivi inspiegabili o incidenti. Non vengono mai abbattuti in zona di guerra, non si pone mai il problema se sia necessario che i voli di addestramento avvengano vicino a zone abitate

giovedì 18 settembre 2008

Iraq: Precipita elicottero Usa, morti Sette soldati

Sette soldati statunitensi hanno perso la vita in seguito allo schianto del loro elicottero nell’Iraq meridionale, un centinaio di chilometri a ovest della base navale di Bassora: lo ha reso noto un portavoce del Comando Usa, secondo cui si stanno accertando le cause del sinistro, che sembra comunque essere stato provocato da un guasto meccanico; sarebbe invece escluso un attacco della guerriglia da terra.

L’elicottero, un Chinook Ch-47 da trasporto, faceva parte di un convoglio avio-trasportato in viaggio di trasferimento dal Kuwait alla base aerea di Balad, a nord di Baghdad. Non ci sono stati superstiti a bordo, mentre in un primo tempo due delle vittime erano state date per disperse. Un rappresentante del contingente britannico di stanza a Bassora, maggiore Paul Smyth, ha riferito che sul luogo del disastro è stato subito inviato un reparto delle forze speciali, e che vi è stata dirottata anche una colonna motorizzata in transito nei paraggi; sul posto si trovano altresì militari americani, impegnati nelle operazioni di recupero dei cadaveri.

Un pessimo viatico per il passaggio delle consegne ai vertici del dispositivo militare statunitense tra il generale David Petraeus e il suo successore, il pari grado Raymond Odierno, risalente ad appena due giorni fa. Si tratta del peggiore incidente occorso in Iraq a un elicottero degli Stati Uniti dall’agosto 2007, quando nel nord del Paese precipitò un BlackHawk e morirono quattordici soldati. Dal marzo 2003, inizio dell’invasione per rovesciare Saddam Hussein, gli episodi analoghi sono stati in tutto 69, 36 dei quali dovuti ad attacchi da terra. Nello stesso lasso di tempo le perdite americane in Iraq ammontano ad almeno 4.168, compresi sette dipendenti civili del Pentagono; la maggior parte delle vittime sono cadute in azione, non accidentalmente.

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